domenica 27 aprile 2014

Il buio

Entri nella penombra, per iniziare ad abituare gli occhi e il corpo al buio, e già un attimo di agitazione e smarrimento. 
Poi le tende si alzano ma, non sei a teatro o al cinema, davanti a te non si illumina uno schermo, lì tutto è completamente buio. Non vedi nulla, non sai dove andare, cosa aspettarti… e il tuo corpo inizia ad agitarsi, a non avere più punti di riferimento, a sentirsi perso. E l'ansia e la paura iniziano prendere il sopravvento e ti domandi "ma perché sono qui! chi me l'ha fatto fare!" e urti contro cose e persone, e quando pensi di aver trovato la strada, in realtà il cammino è sbarrato, continui a urtare contro qualcosa che non sai cosa sia e non riesci a passare e ti spaventi ancora di più,  perché senti che gli altri hanno trovato la strada e hai paura di rimanere lì da sola nel buio,vorresti urlare, chiedere di uscire, di accendere una luce, ma un po' ti vergogni…e  inizi a fare respiri profondi e a ripeterti nella mente, quasi come se fosse un mantra, ciò che la guida ha detto fin dall'inizio "non ci sono pericoli" e allora di cosa dovresti aver paura ?! 
Istintivamente attivi al massimo l'udito per ascoltare la voce rassicurante della giovane guida, a cercare di capire da dove provenga, e a muoverti in quella direzione usando il bastone e allungando il più possibile le mani. Ecco trovi finalmente il passaggio, riesci a raggiungere gli altri.
Improvvisamente il pavimento sotto i tuoi piedi cambia, diventano ciottoli, e se ci fosse la luce non te ne accorgeresti neppure, tutto sembrerebbe normale, non avrebbe tutto il peso che invece ora gli dai, perché è un cambiamento improvviso, inaspettato, che equivale a perdere nuovamente i riferimenti. 
Il tatto, ecco l'altro senso molto presente in questo percorso. Tocchi le cose e riesci a capire cosa sono, e ti appare davanti agli occhi l'immagine dell'oggetto. Noi abbiamo questa fortuna, ma loro no… soprattutto chi nasce già cieco, non ha immagini, le immagine se le crea lui, e i colori? come fanno a sapere cos'è il blu?  come potresti spiegare un colore a chi non vede? ah quante domande ora mi vengono in mente e che non fatto...
Anche l'olfatto e il gusto sono stimolati nel cammino, riuscire a percepire in pochissimi secondi che il ragazzo accanto accanto a te sta mangiando qualcosa con le nocciole mentre la ragazza beve birra, è così curioso, ricco, soddisfacente.
Quante cose ci perdiamo o finiscono in secondo piano, perché la vista si fa spazio con forza, spesso coprendo gli altri sensi.

mercoledì 16 aprile 2014

Quando un sogno pian piano diventa reale...

Che strano quando sogni e pensi intensamente a qualcosa da così tanto tempo e poi, diventa sempre un po' più concreta…

Tutto ebbe inizio diversi anni fa… non ricordo se tramite un libro o cosa… questa cosa è ormai parte di me da così tanto tempo che è come se lo fosse da sempre…

E' stato così difficile cliccare sul tasto PRENOTA 

Quel tasto cliccato in passato con così tanta facilità, questa volta non è tutto così semplice e spensierato… c'era una carica di emozioni e paure ad avvolgermi…  
Cliccare è stato il primo passo che tramuta il sogno in realtà, che ti fa pensare : "Sta per succedere davvero! Finalmente!" e subito dopo inizi a chiederti "Ma ce la farò ?! " 
Si ce la puoi fare, ce la devi fare! Non sei la prima e neppure l'ultima…

Vorrei raccontarlo a tutti ma, molti non capirebbero, mi guarderebbero male. Preferisco tenermelo per me e per pochi altri amici  che possono capire, perché è anche il loro sogno o perché ci sono già passati.

La preparazione prosegue sotto tutti i punti di vista.  E' dura perchè spesso non ho voglia ma, bastano una ventina di minuti e… chi mi ferma più ! Andrei avanti a oltranza! Speriamo di continuare così!

Chissà cosa sarà al nostro ritorno… chissà che farò nei week-end quando non avrò più questo impegno.